Questa branca della
speleologia si occupa di tutti gli ambienti ipogei di origine antropica
di rilevanza storico-archeologica. Il sottosuolo urbano offre molti
esempi di queste “costruzioni in negativo”, come catacombe, cripte, rifugi
antiaereo, acquedotti, cave di
ghiara, ma anche tutte quelle strutture che, originariamente
costruite in superficie, si sono trovate ad essere coperte in seguito
ad evoluzioni urbanistiche successive della città.
Il CSE ha esplorato
negli anni molte cavità artificiali nel sottosuolo di Catania,
effettuando planimetrie dettagliate a scopo divulgativo e urbanistico.
In seguito ad un
progetto sulla vulnerabilità sismica, finanziato dalla provincia, sono
state effettuate delle ricognizioni nell'area sottostante la piazza
duomo, dentro la fontana dell'Amenano, fino alle Terme Achilleane. Su
richiesta del Comune di Catania è stato effettuato il rilievo
topografico del Canale di Cintura, costruito intorno al 1950 allo scopo
di far defluire a mare le acque piovane che scendevano dai paesi etnei.
Una peculiare
tipologia di cavità artificiale, fortemente legata alla natura
vulcanica del nostro territorio, è quella delle cave di
ghiara, sfruttate dal XVI al XX secolo per l'estrazione della
rena rossa, utilizzata nell'edilizia come componente per malte ed
intonaci, e trasformate in tempo di guerra in rifugi antiaereo.
Molte sono ancora le
cavità artificiali da scoprire ed esplorare, non sempre facilmente
accessibili a causa della loro ubicazione in terreni e case private o
per vincoli di tipo archeologico o strutturale da parte degli enti
preposti.
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Cava
dell'Orcio. Foto: E. Zanetti
Rifugio
antiaereo. Foto:A. Marino
Ipogeo
via Lavandaie. Foto:F. Politano
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